Salvare vite in mare

Mappa interattiva, grafici e dati sulle attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere nel Mediterraneo

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Perché svolgiamo attività di ricerca e soccorso?

Medici Senza Frontiere- MSF continua le attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale per salvare vite umane in questa traversata mortale e per rendere evidente il costo in termini di vite umane delle sconsiderate politiche europee. Gli Stati Europei si sottraggono alla loro responsabilità di partecipazione a un meccanismo proattivo di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e le ONG vengono lasciate sole a colmare questa lacuna cruciale. Dal 2014, sono più di 26.000 le persone con morte confermata e/o disperse nel loro tentativo di attraversare il Mediterraneo. È tuttavia probabile che il numero reale di vittime sia molto più alto perché vi sono naufragi non dichiarati e quindi "invisibili".

Dove svolgiamo attività di ricerca e soccorso?

Tutti i salvataggi avvengono nelle acque internazionali del Mediterraneo centrale tra Libia, Malta e Italia, dove si trova il maggior numero di barche in difficoltà. Normalmente cerchiamo barconi nel raggio delle 24-40 miglia nautiche dalla costa libica.

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Chi aiutiamo in mare?

Tutti. Bambini, adulti, uomini e donne. A prescindere dalla loro identità, tutti gli individui che assistiamo in mare si trovano in una posizione vulnerabile. Vediamo persone che intraprendono questo pericoloso viaggio provenienti da tutto il mondo: Bangladesh, Eritrea, Siria, Nigeria, Egitto, Gambia, Costa d'Avorio, Sudan, Pakistan e molti altri Paesi. L'elemento che li accomuna quasi tutti sono le dure condizioni che hanno dovuto sopportante durante la traversata. Dopo ogni salvataggio, sentiamo tantissimi racconti che parlano direttamente dell'allarmante livello di violenza, detenzione arbitraria e sfruttamento che hanno vissuto lungo il loro percorso e in Libia per mano di milizie, reti di trafficanti, bande criminali e privati. Molte persone che soccorriamo hanno bisogno di protezione internazionale, spesso con ulteriori vulnerabilità, come nel caso di minori non accompagnati, donne sole, donne incinte, persone con disabilità, gravi patologie e persone sopravvissute a torture, violenza sessuale, tratta di esseri umani e/o naufragio.

Cosa curiamo?

La nostra assistenza medica

Subito dopo un salvataggio, lo staff di sanitari esegue un primo triage per identificare le persone che necessitano di cure immediate e le invia al pronto soccorso di bordo. Il nostro personale medico tratta regolarmente ustioni da carburante, derivanti dall'esposizione prolungata della pelle a una miscela tossica di carburante e acqua salata presente nelle imbarcazioni sovraffollate. I medici offrono spesso terapie anche per infezioni del tratto respiratorio, malattie della pelle, dolori generalizzati e mal di mare. Le donne, soprattutto se in stato di gravidanza, ricevono cure specialistiche da un'ostetrica. Le ostetriche di MSF hanno assistito al parto di diversi neonati a bordo. Per i casi medici più gravi, viene coordinata l'evacuazione medica con le autorità marittime competenti tramite elicottero o barca. 

Cosa curiamo?

La nostra assistenza psicologica

Tutto il personale di MSF è formato per fornire un primo soccorso psicologico, mentre lo psicologo a bordo fornisce un'assistenza più specifica. Durante questi consulti, le nostre équipe sentono storie orribili, molte delle persone che salviamo sono sopravvissute a torture o ad altre forme di maltrattamento. Molti nostri pazienti, sia uomini che donne, sono sopravvissuti alla violenza sessuale. Hanno dovuto lasciarsi tutto alle spalle e spesso hanno visto familiari, amici o persone con cui hanno viaggiato morire in mare o nel deserto.

Come svolgiamo attività di ricerca e soccorso?

MSF utilizza la sua nave, la Geo Barents, per soccorrere le persone in difficoltà in mare e fornire assistenza medica di emergenza alle persone salvate, facendo sì che le voci dei sopravvissuti diventino una testimonianza della rotta migratoria più mortale al mondo. A bordo, c'è un'équipe di MSF composta da 21 persone e da 15 membri dell'equipaggio. Le operazioni si svolgono nelle acque internazionali, a nord della Libia e a sud di Malta e dell'Italia. 

Come finanziamo le operazioni di Ricerca e Soccorso

MSF è un'organizzazione medico-umanitaria indipendente ed è finanziata in gran parte da persone che donano piccoli importi. Ciò contribuisce a garantirci l'indipendenza operativa e la flessibilità necessaria per rispondere con tempestività alle emergenze più urgenti fornendo assistenza medica alle persone colpite da conflitti, epidemie, calamità, oppure prive di assistenza sanitaria. Dal giugno 2016, MSF ha deciso di non accettare più fondi dall'Unione Europea e dagli Stati membri, in segno di opposizione alle nefaste politiche di sull'immigrazione.

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